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Serra di Villa Raggio
Il Teatro Serra di Parco Raggio si trova all’interno del comune di Pontenure, lungo la via Emilia. L’accesso al parco è situato proprio di fronte alla Piazza centrale Re Amato.
Notizie storiche
All’interno del Parco si trova il Teatro Serra, edificato tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento.
L’area verde è situata accanto alla dimora, denominata “Villa Fortunata” voluta da Armando Raggio, tra il 1882 e il 1885.
In questo teatrino, che possiamo definire come una vera e propria “bomboniera”,si sviluppa un luogo di spettacolo unico nel suo genere: un ibrido tra spazio scenico ed orto botanico, esso ha subito diversi restauri nel tempo
La struttura del Teatro Serra di Parco Raggio
Nel Teatro è presente un palcoscenico in muratura, il cui arcoscenico conserva tracce di decorazioni floreali.
Spettacolare è la modanatura curvilinea che separa le due aree di copertura: in ferro la platea, in tegole il palcoscenico.
Tradizione vuole che Eleonora Duse abbia messo in scena qui “La signora delle camelie”
Nel Teatro Serra si svolge il “Festival 50+1”, una rassegna di teatro contemporaneo che prevede la partecipazione di un recitante e cinquanta spettatori, tanti quanti sono i posti che lo spazio può contenere. Ogni anno ad agosto il parco ospita un importante festival di cortometraggi che nel corso del tempo ha raggiunto una dimensione internazionale: Concorto. L’evento coinvolge anche il Teatro Serra.
In questo parco sorge il teatrino che costituisce un raro e curioso esempio del suo genere: esso in pratica collega tra loro due ali di serre la cui struttura in cemento, ghisa e vetro è del tutto simile a quella dei grandi vivai diffusi in Europa nella seconda metà dell'Ottocento.
Giovanna Pesci in Liberty in Emilia fa notare che il teatro, di piccole proporzioni, era perfettamente rispondente alle esigenze private di una famiglia borghese illuminata, "che replicava usanze aristocratiche nell'offrire agli ospiti e a sé stessa la conoscenza insieme al divertimento". Il teatrino è costituito da un palcoscenico in muratura, il cui arcoscenico conserva tracce di decorazioni floreali, e da una cavea caratterizzata da una struttura vetrata e da una volta a botte in legno e ferro sorretta da dieci colonnine in ghisa. Una modanatura curvilinea separa le due aree di copertura: in ferro la platea, in tegole il palcoscenico, suggerendo col suo andamento curvilineo il periodo di edificazione che va collocato tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento.
Senza dubbio questa struttura che, teniamo a sottolineare, risulta assai rara e particolare, versa ancora in uno stato di conservazione piuttosto precario, benché una serie di interventi importanti ne abbiano scongiurato la perdita.
Alla fine degli anni Ottanta il Comune di Pontenure ha acquistato la villa e il parco e quest'ultimo è stato ripristinato e reso fruibile tanto che, nella buona stagione, vi si svolgono varie iniziative sia sportive (per esempio gare di tiro con l'arco) sia musicali e teatrali.
Il Politecnico di Milano sotto la direzione dell'architetto Marco Dezzi Bardeschi ha redatto un progetto per il restauro della villa e del teatrino in parte attuato. Nella villa restaurata è stata trasferita la Biblioteca Civica mentre la serra e il relativo teatrino sono stati parzialmente restaurati con il ripristino delle vetrate e delle coperture.
In questo parco sorge il teatrino che costituisce un raro e curioso esempio del suo genere: esso in pratica collega tra loro due ali di serre la cui struttura in cemento, ghisa e vetro è del tutto simile a quella dei grandi vivai diffusi in Europa nella seconda metà dell'Ottocento.Teatri storici storici in Emilia-Romagna, a cura di S. M. Bondoni, Bologna 1982, p. 175;
A. M. Matteucci, C. E. Manfredi, A. Coccioli Mastroviti, Ville piacentine, Piacenza 1991, p. 246-249;
G. Glorioso, La serra di Villa Raggio: degrado, conservazione e ipotesi di riuso, in: "INARCOS", L, 1 (1995), p. 26-28;
P. Jacopini, La storia di Villa Raggio, in: "INARCOS", L, 1 (1995), p. 5-8;
F. Silva, La serra di Villa Raggio: tecnologia ed architettura, in: "INARCOS", L, 1 (1995), p. 23-25;
Le stagioni del teatro. Le sedi storiche dello spettacolo in Emilia-Romagna, a cura di L. Bortolotti, Bologna 1995, p. 218-219.
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